Il prete, uomo del servizio
Il prete è chiamato al servizio perché Cristo, il Maestro e il Signore, si è fatto servo. Se non serve la Chiesa, il prete non serve a niente!
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Il prete è chiamato al servizio perché Cristo, il Maestro e il Signore, si è fatto servo. Se non serve la Chiesa, il prete non serve a niente!
«Figlio dell’uomo, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele». L’invito di Dio non è solo a Ezechiele, ma a ciascuno di noi.
Fare politica per i cristiani non è solo possibile, ma è un dovere morale, soprattutto nei momenti in cui sono chiamati ad esprimere il loro giudizio.
Il discepolo non è un qualcosa di bell’e pronto, ma un uomo da costruire pazientemente, sul fondamento, sulla pietra angolare che è Gesù Cristo.
Nessuno si può sentire “chiamato fuori” dall’esortazione di Pietro a esercitare il sacerdozio comune ricevuto in dono nel Battesimo.
Il cristiano dipende dalla Parola di Dio viva ed eterna, la Parola che è Gesù: da essa è generato e rigenerato.
Il rimprovero profetico di Giacomo non è rivolto solo ai ricchi di denaro, ma a chi resta indifferente e non fa nulla per combattere le ingiustizie.
L’unico modo per «avere la coscienza in pace» è rimanere nella Verità, ovvero: non interrompere il legame e il rapporto intimo con Dio.
Il vero modello di autorità nella Chiesa è quello di chi – pur avendo il diritto di starci – scende dalla cattedra per servire, stando in mezzo alle pecore.
Che rapporto abbiamo con l’autorità? Ci infastidisce? Ci fa imbestialire, ingelosire? Ci attira? E con l’autorità della Parola di Dio? E quella del Magistero?