Fino a dare la vita
Il profeta, e anche il discepolo del Risorto, è fedele alla Parola che annuncia, ed è disposto a tutto per questa fedeltà, fino a dare la vita.
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Il profeta, e anche il discepolo del Risorto, è fedele alla Parola che annuncia, ed è disposto a tutto per questa fedeltà, fino a dare la vita.
Il potere che Gesù dà ai Suoi discepoli non è quello di comandare, ma di diventare prolungamento del Suo Amore: è il potere di servire nella carità.
Il cristiano dipende dalla Parola di Dio viva ed eterna, la Parola che è Gesù: da essa è generato e rigenerato.
Non basta il buon senso per essere buoni discepoli e apostoli coraggiosi: occorre la docilità del cuore alla voce dello Spirito del Signore che ci guida.
L’unico modo per «avere la coscienza in pace» è rimanere nella Verità, ovvero: non interrompere il legame e il rapporto intimo con Dio.
Si chiamano “Atti degli apostoli”, ma il protagonista è lo Spirito Santo, che può contare su una Comunità capace di ascolto e obbedienza.
Quando Maria si proclama «la serva del Signore» ha certamente nel cuore l’immagine del Servo di Jahvè: è quello il modello che vuole seguire.
È Gesù che ha ordinato di annunciare il Vangelo, e quindi non possiamo tacere. Ma – se dovessimo tacere noi – «grideranno le pietre»!
Il discepolo è colui che prima di parlare ascolta attentamente: noi discepoli del Risorto dobbiamo ascoltarlo attentamente, soprattutto in questi giorni.
In Giuseppe il desiderio di ogni uomo di mettere al mondo una discendenza si è trasformato nello scoprirsi padre in modo ancora più alto.