Bastone e sandali. 15ª Domenica del Tempo Ordinario (B)
Il bastone e i sandali sono i simboli del del viandante, della Chiesa sinodale, che cerca di camminare assieme invece di rinchiudersi nelle sacrestie.
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Il bastone e i sandali sono i simboli del del viandante, della Chiesa sinodale, che cerca di camminare assieme invece di rinchiudersi nelle sacrestie.
La vicenda di Naamàn, il Siro, ci aiuta a riflettere sui segni del sacramento del Battesimo, che ci ha introdotti alla vita nuova di Dio in Cristo.
Solo Dio conosce il tempo necessario alla nostra maturazione spirituale. Non dobbiamo avere fretta, ma esercitare la perseveranza nella prova.
Scegliere la vita passa necessariamente attraverso la Croce: l’accettare di lasciar morire in noi ciò che porta alla morte, a partire dal nostro “io”.
La regina del Sud viene da Saba per conoscere Salomone, ma alla fine loda e benedice l’origine e la fonte della sua sapienza: il Dio di Israele.
A Dio non piace stare “chiuso in casa”, fermo immobile in un luogo sacro. Egli vuole camminare con noi e condividere in tutto e per tutto il nostro peregrinare.
Nella confessione non ci sono parole o argomenti “tabu”, ma è bene non dimenticare mai lo scopo di questo sacramento e viverlo al meglio.
È facile dire di aver capito gli insegnamenti di Gesù. Molto più difficile è metterli in pratica. Lo è stato per i discepoli, lo è ancor di più per noi.
Quello che appare in questa pagina è un Dio totalmente trascendente, distaccato dall’uomo, inavvicinabile. Ma non è che a noi piace di più un Dio così?
La mormorazione è un atteggiamento che caratterizza spesso anche il nostro percorso di vita e di fede. L’invito è a trasformare la lamentela in preghiera.