Umiliatevi sotto la potente mano di Dio
Umiliarsi è farsi così piccoli da poterci stare bene nelle mani di Dio, e nelle mani di Dio siamo al sicuro!
Contenuti che riguardano l’argomento “umiltà”
Umiliarsi è farsi così piccoli da poterci stare bene nelle mani di Dio, e nelle mani di Dio siamo al sicuro!
Chi è pieno di sé non può accogliere lo Spirito Santo e gli altri doni di grazia che il Signore ci vuole fare. Svuotiamoci, come Stefano, per accoglierli.
Pietro scusa il popolo di Israele (e persino i suoi capi) perché ha «agito per ignoranza». Ma la nostra ignoranza, è ancora così incolpevole?
La Chiesa può diventare segno e sacramento di salvezza per l’umanità solo se ripone la sua fiducia nel nome di Gesù e non pone al centro se stessa.
Il discepolo è colui che prima di parlare ascolta attentamente: noi discepoli del Risorto dobbiamo ascoltarlo attentamente, soprattutto in questi giorni.
L’abbondanza delle pagine bibliche che ascoltiamo oggi ci invita a entrare in sintonia col cuore di Cristo e i Suoi sentimenti, lasciando da parte tutto quanto ci distoglie da essi.
Prostrarsi con la faccia a terra è un gesto che non appartiene alla nostra cultura, ma ci insegna l’atteggiamento necessario alla preghiera: l’umiltà.
La vergogna collettiva è il sentimento che potrebbe aiutare noi cristiani a recuperare il senso del dovere evangelico di essere «lievito nella pasta».
«Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra?». Lo stupore invade il cuore di Salomone e diventa preghiera davanti a un Dio che si fa “piccolo”.
Quando non sappiamo come comportarci non dobbiamo aver paura di chiedere: piuttosto che andare “a casaccio”, domandiamo consiglio!