Obbedienza è pace. Il “buon senso” non è una virtù
Due parole sulla virtù dell’obbedienza cristiana, a partire dalla pretesa di più “buon senso” e dalla meditazione sulla figura di san Giuseppe.
Contenuti che riguardano l’argomento “volontà di Dio”
Due parole sulla virtù dell’obbedienza cristiana, a partire dalla pretesa di più “buon senso” e dalla meditazione sulla figura di san Giuseppe.
Dio ci chiede di cambiare, di metterci in gioco, di sporcarci le mani, invece di stare in disparte senza far nulla a giudicare gli altri.
Anche noi, come l’apostolo Pietro, abbiamo bisogno di questo rimprovero di Gesù: «Va’ dietro a me!». Troppo spesso ci facciamo maestri e giudici degli altri.
Se c’è una persona che ha reso vere le parole «come in cielo, così in terra» quella è proprio Maria, perché lei ha letteralmente “tirato giù” il cielo in terra!
Conversione non è cambiare tanto per cambiare ma il farsi “nuovi dentro” per accogliere la novità dirompente del Vangelo.
La serenità è un dono di Dio, viene dalla fede in Lui, dal rassegnare tutta la nostra vita nelle sue mani, come ha fatto Cristo.