
Che cosa ne avremo? Festa di san Benedetto
Che cosa otterremo cercando di imitare san Benedetto? La speranza che il mondo si lasci attirare dalla luce dell’Amore disarmato e disarmante di Dio.
Contenuti che riguardano l’argomento “Santità”
Che cosa otterremo cercando di imitare san Benedetto? La speranza che il mondo si lasci attirare dalla luce dell’Amore disarmato e disarmante di Dio.
Anche oggi chiedo al “mio” san Filippo Neri che mi aiuti a gioire sempre e solo nel Signore e per il fatto che il Signore mi ama.
È il Signore a chiederci di amare e rispettare il prossimo, non una legge vuota e sterile. Impariamo a riconoscere la Sua presenza in ciascuno di noi.
San Carlo è stato davvero un pastore esemplare che ha dato la vita per le pecore. Ma anche un esempio così illustre può guidare la nostra santità quotidiana.
I Santi ci invitano a guardare avanti, a metterci in marcia verso la meta che loro hanno già conquistato e ci attende: la Gerusalemme celeste.
Una bellissima pagina dell’autobiografica di santa Teresina di Lisieux ci fa capire come l’amore è il centro di ogni vocazione.
Solo il Signore sa quando sarà il momento che il successore di Pietro si dimetta o parta per il Cielo. Noi intanto preghiamo per lui e gli obbediamo.
I frutti avvelenati dei falsi profeti odierni sono la confusione del cuore, la divisione, il settarismo, l’arroganza nei confronti della Chiesa.
Tutte le più belle virtù cadono come un castello di carte se non poggiano sul fondamento necessario: la conoscenza e l’Amore di Dio.
Quando Pietro scrive «per voi i profeti preannunciavano la grazia» ci chiama in causa in modo forte, ricordandoci che gli «eletti» da Dio siamo noi.