Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede
Omelia per venerdì 20 settembre 2024
Se Cristo non è risorto siamo le persone più insulse, inutili e dannose della storia! Se perdiamo per strada questa verità, non serviamo a nulla!
Letture: 1Cor 15,12-20; Sal 16 (17); Lc 8,1-3
Nel brano della Prima Lettera ai Corinzi ascoltato ieri Paolo ci consegnava il “nocciolo” della fede.
Com’è possibile?
Nei versetti immediatamente successivi (che ascoltiamo oggi), l’apostolo si scaglia contro quelli che si dicono “cristiani” ma non credono alla risurrezione, rendendo – di fatto – non vera la parte finale dell’annuncio cristiano, ovvero che Cristo ha vinto la morte:
Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto!
Può esserci un cristiano non creda alla risurrezione, alla vita eterna?
Sembra impossibile ma, purtroppo, sono tantissime le persone che – pur dichiarandosi cristiani – nutrono seri dubbi sulla verità della risurrezione o addirittura la negano.
Non è un piccolo particolare
La conseguenza di questa negazione, però, non è semplicemente una sorta di “imperfezione” nella fede, ma la vanità totale del credere:
se Cristo non è risorto… vuota è la vostra fede.
se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
Purtroppo, viviamo in un mondo così materialista che, anche per quanto riguarda la propria appartenenza religiosa, ci si accontenta che siano “a posto” le cose materiali.
Se tutto finisce facciamo pena!
Ma Paolo va giù pesante:
Se abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Se tutto finisce qui, con questa vita terrena, siamo davvero da deridere e dileggiare, perché tutto quello che facciamo perde il suo senso! Tutto crolla come un castello di carte!
Che senso ha impegnarsi, fare sacrifici, rinunce, e soprattutto sperare, se tutto ha fine con la nostra morte terrena?!
Senza speranza non si vive
Certo, per carità, il bene si fa perché è bene, e non per «avere un contentino», ma è proprio l’immaginare che il bene fatto possa finire nel nulla che lo rende inaccettabile.
Riuscireste mai a immaginare che tutte le relazioni di amicizia, affetto e amore che state vivendo, finiranno miseramente e per sempre con la vostra morte (o quella delle persone care)?
Se non avessimo la speranza di poter ritrovare l’amore iniziato a costruire qui in terra, non potremmo mai credere nell’amore stesso!
Invece…
Come dicevo ieri, noi discepoli del Risorto abbiamo un solo compito da portare avanti su questa terra: annunciare che
Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Se tralasciamo questa testimonianza e questo annuncio per fare altro, se non lo rendiamo vero e credibile con la nostra vita vissuta nella fede e nella speranza di risorgere in Cristo, siamo non solo inutili come cristiani, ma pure dannosi!
Ritorno al Vangelo
se Cristo non è risorto, vuota è la nostra predicazione.
Basta orpelli inutili! Basta tradizioni vetuste! Basta pesanti “eredità del passato”, attività sociali e ricreative fatte solo per competere con altri Enti e cercare di «prenderci il nostro spazio»!
Torniamo al Vangelo, alla Buona Notizia che
Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
…fu sepolto
…è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
…apparve a Cefa e quindi ai Dodici (cfr 1Cor 15,3-5).