
Mi vanterò delle mie debolezze
Le nostre debolezze, se accolte con umiltà, possono diventare il “luogo” dove – con più chiarezza – si rivela la potenza di Dio.
Contenuti che riguardano l’argomento “fragilità”
Le nostre debolezze, se accolte con umiltà, possono diventare il “luogo” dove – con più chiarezza – si rivela la potenza di Dio.
Siamo vasi di creta, tanto siamo fragili, ma se questa creta la mettiamo nelle mani di quel sapiente vasaio che è Dio, essa è preziosa e utile.
Cristo Gesù è il sommo sacerdote in grado di sentire giusta compassione per gli uomini, avendo imparato l’obbedienza da ciò che patì.
L’amore e la carità verso i fratelli più deboli vengono prima di tutto, anche della mia conoscenza e della mia libertà interiore!
Le debolezza di Paolo non si riferisce solo alla sua difficoltà di parlare, ma alla scelta di non annunciare nient’altro che Cristo crocifisso.
«Figlio dell’uomo, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele». L’invito di Dio non è solo a Ezechiele, ma a ciascuno di noi.
Gesù ci promette che se andiamo a Lui e crediamo in Lui non avremo mai più fame né sete. Siamo pronti per questo slancio verso l’Eternità?
Portare nel proprio corpo la morte di Gesù non significa fare le vittime, ma vivere in tutto e per tutto come Cristo, fino al dono totale di sé.
Dio non deride la nostra fragilità, ma ci dice «Non temere, io ti vengo in aiuto». Ci prende per mano e ci dà tutto quanto è necessario per rimetterci in pista.
Ogni uomo è come l’erba: al mattino fiorisce, alla sera è falciata e dissecca. Ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Di Lui possiamo sempre fidarci.