Omelie festive Ciclo Unico
Omelie delle domeniche e feste che hanno letture sempre uguali, non distinguendosi secondo il ciclo triennale (A,B,C).
La prova della Risurrezione di Cristo è invisibile, non perché immaginaria, ma perché nascosta agli occhi di chi non sa amare e non riconosce l’Amore ricevuto.
Guardare in cielo è l’invito a fidarsi dell’immensa bontà e Provvidenza divina: seguiamo l’esempio dei Magi, e di Abramo, nostro padre nella fede.
Nell’Incarnazione Dio ha deciso di venire a stare da noi, di fermarsi. Non è l’ospite di passaggio, di un giorno. È «Dio con noi» per sempre. Ci piace l’idea?
Desideriamo tutti abbandonare al più presto la mascherina, perché vogliamo rivedere il viso dei nostri cari. Dio la sua l’ha tolta fin da subito, per sempre.
Dio ci ama, tutti! A partire proprio da quanti non credono di meritare amore da nessuno, tantomeno da Lui. È questo il Vangelo del Natale da ri-annunciare!
Correre è fondamentale nella vita. Ma il cristiano non corre per paura di morire, bensì per il desiderio di vivere per sempre con Cristo Risorto!
Non possiamo seguire Gesù ora, ma solo “dopo”. Dopo quando? Quando avremo imparato a deporre le nostre vesti, i nostri egoismi, per servire, come Cristo.
Quanto vale una vita? Ha senso “sprecarla” interamente rinchiusi in un Monastero? Se l’esito è lo stesso incontro di Simeone, beh… ne vale la pena!
Nel suo venirci incontro, Dio si ferma giusto alla soglia della nostra libertà. Se vogliamo che l’incontro si realizzi, tocca a noi fare due o tre passi
Quando Dio è entrato nella nostra storia ha “fatto sul serio”: piantando una tenda ha voluto condividere fino in fondo la nostra condizione di precarietà