Arrabbiature famigliari e dintorni
Occorre leggere e capire le proprie arrabbiature per verificare che non siano frutto dell’ira, e usarle nella direzione giusta, per fare chiarezza senza ferire.
Sotto questa categoria raccolgo considerazioni, pensieri e riflessioni, di varia natura, ma sempre fatti da un sacerdote cattolico che medita sulla vita quotidiana. Il tutto alla luce della Parola di Dio e della Dottrina cattolica.
Occorre leggere e capire le proprie arrabbiature per verificare che non siano frutto dell’ira, e usarle nella direzione giusta, per fare chiarezza senza ferire.
Le complicazioni nell’esporre i nostri peccati in confessione sono stratagemmi del diavolo per farci perdere la serenità e la speranza nella misericordia divina.
L’intercessione è la forma più bella di preghiera, perché non solo si fa mediatrice di salvezza, ma è disposta a pagare a favore del bene dei fratelli.
Il prete è chiamato al servizio perché Cristo, il Maestro e il Signore, si è fatto servo. Se non serve la Chiesa, il prete non serve a niente!
In vista dell'8-9 giugno 2024...
Fare politica per i cristiani non è solo possibile, ma è un dovere morale, soprattutto nei momenti in cui sono chiamati ad esprimere il loro giudizio.
Nella memoria di san Filippo Neri, condivido una pagina e una preghiera di san Giovanni XXIII, anche lui devoto al santo dell’Oratorio.
Tanti chiedono ogni quanto sia bene confessarsi… ma se amiamo il Signore la domanda non ha senso! Il nostro rapporto con Dio non è un contratto!
La Confessione non è un tribunale di condanna, ma di misericordia! Il confessore, come medico, deve guarire e come giudice deve assolvere.
È davvero un peccato non pregare o pregare poco, in tutti i sensi! Chi non prega non sa cosa si perde e quanto male si fa: non pregare è un lento suicidio!
Occorre chiarire che saper perdonare non significa riuscire a dimenticare i torti subiti: è una virtù che richiede un cammino impegnativo e tanta preghiera.