Profezie compiute e promesse realizzate

Profezie compiute e promesse realizzate

L’uomo, nella sua insipienza e cattiveria, compie le profezie di rifiuto del Messia; Dio, nella Sua immensa bontà, realizza le Sue promesse di bene.

Omelia per venerdì 26 aprile 2024

Letture: At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6

Ieri abbiamo festeggiato san Marco, perciò abbiamo interrotto la lettura quasi continua degli Atti degli Apostoli.

La puntata precedente

Nel giovedì della 4ª settimana di Pasqua il Lezionario ci avrebbe proposto l’arrivo di Paolo e dei suoi compagni ad Antiochia in Pisidia dove, di sabato, in sinagoga, dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga li invitano a dire qualche parola di esortazione per il popolo (cfr At 13,13-25).

La prima catechesi di Paolo

È il primo esempio di “catechesi” di Paolo che possediamo, da cui si evince che il cristianesimo non è un’ideologia né una dottrina, ma una storia di salvezza che ha in Gesù Cristo il suo compimento: gli eventi del passato sono letti come fatti che coinvolgono il presente di chi ascolta, e anche noi ne diventiamo protagonisti.

Il brano di ieri si interrompeva al tempo della predicazione di Giovanni il Battista; quello odierno si innesta al tempo di Gesù che

gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato.

Profezie adempiute

Tutto quello che hanno fatto per eliminare Gesù ha «adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui».

Questo modo di raccontare i fatti rapportandoli alle profezie portate a compimento alla lettera, parola per parola, dà quasi un senso di ineluttabilità: è accaduto quel che doveva accadere… un po’ come quando diciamo, desolati: «come volevasi dimostrare».

Promesse realizzate

Ma, alla stessa maniera, anzi, in modo ancor più sorprendente, Paolo evidenzia che

la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l’ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù.

Se per realizzare pedissequamente le profezie del male che sarebbe toccato in sorte al Servo di Jahvè sono bastate l’insipienza e la cattiveria umana, il compimento e la realizzazione delle promesse di bene avevano bisogno necessariamente dell’intervento di Dio, origine e fonte di ogni bene.

L’uomo propone…

Diciamo spesso che «l’uomo propone, ma Dio dispone»… beh, in questo caso è una vera grazia!

Se fosse per noi uomini, non potrebbero che compiersi solo e soltanto le profezie più sventurate ma, per Sua grazia, Dio non manca di volgere il male in bene realizzando le Sue promesse.

L’uomo distrugge, Dio ricostruisce.

Teniamo a mente questa verità, perché non vale solo per la vicenda di Gesù, ma per l’intera storia della salvezza.