Dormire o vegliare? 11ª Domenica del Tempo Ordinario (B)
Il frutto è maturo! Non è più tempo di dormire ora, ma «di svegliarsi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti»
Contenuti che riguardano l’argomento “attesa”
Il frutto è maturo! Non è più tempo di dormire ora, ma «di svegliarsi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti»
Ci sono segni semplici e straordinari allo stesso tempo, che rendono presente il Maestro, perché è Lui a compierli attraverso le mani di chi crede
Smettiamola di ritagliare solo dei miseri “angolini” per Dio della nostra vita, e diciamogli anche noi – come Maria – : “vieni, Signore! Qui sei a casa Tua!»
Zaccaria che entra stancamente nel tempio ad offrire l’incenso è lo stereotipo di tutte le nostre liturgie divenute ormai sterili. Dobbiamo rinascere dentro!
Dio non ha fatto preferenze nel concedere a Maria di essere preservata dal peccato originale, ma ha preparato la strada alla Sua venuta nel mondo, per salvarci
Dio vuole che anche il titolo della nostra vita sia «Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio». Che lo sia, e che il contenuto vi corrisponda, dipende da noi.
Stiamo attenti alla Parola di Dio, col cuore sempre in tensione verso Cristo, e viviamo intenti a svolgere il nostro compito di collaboratori del Suo Regno.
Il tempo che siamo disposti a “sprecare” nell’attendere è proporzionale al valore che diamo alla persona che desideriamo incontrare. Chi stiamo aspettando?
Gesù ha dedicato tutta la sua predicazione a descrivere il regno dei cieli, per far nascere nel cuore dell’uomo il desiderio di questo regno. A noi interessa?
Zaccaria è ricolmo di Spirito Santo, come Elisabetta sua moglie, come Maria. Ora anche lui può “concepire” Dio nel suo cuore e donare al mondo la Sua luce.