Dio è più grande del nostro peccato

Dio è più grande

Perché la nostra coscienza si convinca della grandezza della misericordia di Dio dobbiamo ripeterci spesso: «Dio è più grande del nostro peccato!»

Omelia per sabato 2 marzo 2024

Letture: Mi 7,14-15.18-20; Sal 102 (103); Lc 15,1-3.11-32

Il tema dei tre testi della Liturgia della Parola di oggi è la misericordia infinita di Dio, e potremmo riassumerlo col ritornello del Salmo Responsoriale:

Misericordioso e pietoso è il Signore.

Repetita iuvant

Abbiamo bisogno, tanto bisogno, di ripetere questo ritornello, fino a convincere il nostro cuore, soprattutto in questo tempo di Quaresima, perché sia sradicata da noi l’idea che la nostra vita sia un cammino di ricerca della perfezione.

Dobbiamo uscire dalla perversa illusione che un giorno potremo presentarci al Signore “belli puliti”, arrivandoci con le nostre sole forze, senza aver più bisogno del Suo perdono.

La nostra vita di uomini credenti è il lungo pellegrinaggio alla scoperta e accettazione della nostra miseria, perché solo allora potremo accogliere veramente la misericordia di Dio.

Intreccio di voci

La pagina evangelica è arcinota, ma ogni volta che la ascoltiamo suscita in noi nuove scoperte.

Oggi vorrei semplicemente che rimanesse scolpita nella nostra memoria e nel nostro cuore quella corsa del padre verso il figlio, e quello scambio di voci, dove a prevalere non è il «Padre, ho peccato», ma il «Presto, facciamo festa!»

Non è il nostro peccato che conta, ma la gioia del Padre di averci ritrovati quando ormai disperava fossimo ancora vivi:

«questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

Quale dio è così?

Del brano del profeta Michea proposto come Prima Lettura, vorrei porre l’attenzione su questi versetti:

Quale dio è come te,
che toglie l’iniquità e perdona il peccato?

Non c’è nessun altro che si comporti così, soprattutto tra gli “dèi” che ci creiamo con la nostra immaginazione bislacca. Invece, il nostro Dio, il Dio che ci ha rivelato Gesù

non serba per sempre la sua ira,
ma si compiace di manifestare il suo amore.

Dio è più grande!

Dobbiamo assolutamente imparare a conoscere il Dio della misericordia e del perdono, perché noi siamo così pieni di noi stessi, delle nostre idee sbagliate di Dio che – quando sbagliamo – i nostri peccati ci sommergono e ci fagocitano.

Ma Dio è più grande dei nostri peccati! Ascoltiamo cosa ci dice attraverso le parole di Isaia:

«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana»
(cfr Is 1,18).

Anche il seguito del testo di Michea ascoltato oggi ci conferma che Dio calpesterà le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.

Dio non è come noi che – anche quando diciamo di perdonare – mettiamo in una scatola segreta i peccati dei nostri fratelli, pronti a ritirarli fuori al tempo opportuno: Dio si getta dietro le spalle tutti i nostri peccati (cfr Is 38,17).

#appuntalaparola

Perché il “chiodo” di questa verità si conficchi per bene nella nostra coscienza, mi permetto di fissare l’ennesimo hashtag, o “parola-chiave” che vi chiedo di appuntare come un Post-it sugli sportelli dei vostri frigoriferi:

Dio è più grande del nostro peccato.

Non è una citazione biblica,1 ma un’esclamazione che Papa Francesco ha fatto ripetere per ben tre volte a tutti i fedeli presenti in Piazza san Pietro in occasione dell’udienza generale del 30 marzo 2016, parlando proprio di peccato e di misericordia:

il suo amore è un oceano in cui possiamo immergerci senza paura di essere sopraffatti: perdonare per Dio significa darci la certezza che Lui non ci abbandona mai. Qualunque cosa possiamo rimproverarci, Lui è ancora e sempre più grande di tutto (cfr 1Gv 3,20), perché Dio è più grande del nostro peccato.

  1. In realtà, ha una certa assonanza con un passaggio della prima lettera di san Giovanni apostolo: cfr 1Gv 3,19-21. ↩︎