Una donna tra le nuvole? Assunzione della Beata Vergine Maria

Tra le nuvole

Immaginiamo Maria in Paradiso, “tra le nuvole” assieme ad angeli e santi, ma l’unica nube in cui Maria vive e ha sempre vissuto è quella della presenza di Dio.

Omelia per il 15 agosto 2023

Letture: 1Cr 15,3-4.15-16;16,1-2; Sal 131 (132); 1Cor 15,54-57; Lc 11,27-28 (Messa della vigilia)
Ap 11,19; 12,1-6.10; Sal 44 (45); 1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56 (Messa del giorno)

Come ogni anno, la Liturgia ci fa contemplare la gloria della nostra Madre Celeste per farci intravedere ciò che Dio ha preparato per ciascuno di noi: anche noi siamo destinati a risorgere e ad abitare con amina e corpo nel Paradiso, come e con Maria, per l’eternità.

Tra le nuvole?

Ma quando pensiamo al Paradiso, cosa immaginiamo? Un posto pieno di nuvolette e angioletti svolazzanti?

Ammettiamolo: certe rappresentazioni che abbiamo in testa fin da bambini sono ancora lì, e facciamo fatica a mandarle via.

La Beata Vergine Maria tra le nuvole del cielo

Così sono le raffigurazioni artistiche che ci hanno accompagnato nei secoli, e così – ancor oggi – viene rappresentata Maria: in mezzo alle nuvole che guarda giù verso i suoi figli.

Ma di Maria possiamo dire tutto, tranne che sia stata (e sia) una donna “con la testa fra le nuvole”!

La nostra Madre Celeste è una donna molto pratica, capace di trasformare ogni preoccupazione e anelito in azioni concrete, come quando è corsa in aiuto della cugina Elisabetta (cfr Lc 1,36.39-40), o come quando ha fatto di tutto per non far finire male la festa di nozze a Cana di Galilea (cfr Gv 2,1-5).

La nube di Dio

Le nuvole, però, non sono solo un aspetto decorativo per descrivere il Cielo: fanno parte della simbologia che attraversa tutta la Sacra Scrittura per indicare la presenza di Dio:

Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere… (cfr Es 13,21 e tutti gli altri testi)


E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo… (cfr Ap 14,14).

Abbiamo incontrato questo simbolo anche la prima domenica di agosto, festeggiando la Trasfigurazione del Signore:

[Pietro] stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube… (cfr Mt 17,5).

Una nube famigliare

Anche Maria ha fatto esperienza di questa nube il giorno dell’Annunciazione (anche se non viene nominata espressamente):

«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra…» (cfr Lc 1,35)

Lasciandosi avvolgere da quella nube ha scoperto che Dio è l’Onnipotente a cui nulla è impossibile (Lc 1,37).

È un’aura da cui si è lasciata avvolgere e guidare non solo in quell’occasione, ma lungo tutta la sua esistenza, fidandosi giorno per giorno della bontà e della potenza di Dio.

Lo ha fatto sia quando non capiva, conservando ogni cosa nel suo cuore (cfr Lc 2,19 e Lc 2,51), sia affidandosi in modo “intraprendente” a Dio, e invitando tutti a fare altrettanto:

Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2,5).

In questo senso, allora, possiamo dire che Maria vive “tra le nuvole” o, meglio, “nella nube”: la nube in cui Maria vive (e ha sempre vissuto) è quella della presenza di Dio.

Vivere alla presenza di Dio

Come dicevo tre anni fa, Maria vive da sempre in Paradiso perché ha fatto subito spazio al Cielo nel suo cuore e nella sua vita, fin da quel

«avvenga per me secondo la tua parola» (cfr Lc 1,38).

Contemplare Maria nella gloria del Cielo è, ancora una volta, l’invito a non fraintendere il Paradiso come un luogo perso tra le nuvole, chissà dove, ma una condizione che possiamo e dobbiamo fare nostra fin da ora, ogni giorno di più.

Dobbiamo imparare ogni giorno a lasciarci avvolgere dalla nube della presenza di Dio e fidarci di Lui, ascoltando la voce di Suo Figlio e mettendola in pratica, come ha fatto Maria in tutta la sua vita.

Solo così potremo comprendere la volontà di Dio e farla diventare nostra, perché avvenga «come in cielo, così in terra».