Schiavi del consenso. 12ª Domenica del Tempo Ordinario (A)

consenso politico

La più grande paura dell’uomo è di non essere considerato, di non avere il consenso e l’approvazione degli altri, ma il credente deve cercare solo il consenso di Dio

Omelia per domenica 25 giugno 2023

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Letture: Ger 20,10-13; Sal 68 (69); Rm 5,12-15; Mt 10,26-33

Già nella riflessione di tre anni fa dicevo che la paura può essere la più grande alleata dell’uomo ma anche la sua più grande nemica.

Due facce della stessa medaglia

È la nostra salvezza quando attiva l’istinto di autoconservazione e ci tiene lontani dai pericoli (sia fisici che – soprattutto – spirituali), ma è la nostra condanna se è irreale o immotivata, se diventa patologica.

Il contrario dell’amore

Negli ultimi mesi, leggendo diversi libri di don Fabio Rosini, ho imparato che questa paura è il più grande ostacolo alla nostra crescita spirituale. Come afferma ne L’arte di guarire:

il contrario dell’amore non è l’odio, ma la paura.

La paura è quella frusta, quel flagello che pulsa interiormente e storce gli atteggiamenti, rende aggressivi o remissivi, impone rassicurazioni, compensazioni e possessività, detta i tempi delle compulsioni, e spegne o ferisce l’amore nel nostro cuore.

(Fabio Rosini, L’arte di guarire. L’emorroissa e il sentiero della vita sana, San Paolo, 2000, p. 69)

La più grande malattia

Una delle tante affermazioni sentite nei giorni scorsi riguardo a Berlusconi, è che non riuscisse a capacitarsi di come mai non fossero tutti d’accordo con lui: la cosa che lo preoccupava di più era il consenso della gente.

Beh, non era solo una sua malattia (in quanto uomo di televisione, imprenditore e politico): è la malattia di ciascuno di noi, ed è generata dalla paura del vuoto, di non contare nulla e non esistere di fronte agli altri.

Siamo sempre condizionati dall’opinione altrui, e alla ricerca del consenso degli altri.

La paura degli altri

Il vangelo di questa domenica fa parte del Discorso Missionario (cfr Mt 10), ed è successivo ad un brano che la Liturgia non ci fa leggere, in cui Gesù preannuncia le persecuzioni che gli apostoli dovranno subire (cfr Mt 10,17-25).

Sembra scontato, perciò, interpretare l’invito di Gesù a non aver paura degli uomini nella direzione di non temere la persecuzione e le violenze, ma Gesù specifica bene quale pericolo può essere il peggiore:

«abbiate paura di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo».

Cosa uccide l’anima?

Chi può far morire la mia anima? Colui che può privarmi della libertà di amare e di essere me stesso, secondo il disegno di Dio.

Chi ha questo potere tremendo?

La paura: di non essere accettato dagli altri, di non avere il loro consenso, la loro ammirazione, la loro stima…

Basti pensare alla ricerca disperata di visibilità di giovani e meno giovani attraverso il mondo virtuale di YouTube o TikTok, interessandosi più del numero di like e follower che non della vita di un bambino di cinque anni

Schiavi del consenso

Pur di avere il consenso, l’attenzione, l’ammirazione altrui, siamo disposti a vendere l’anima, a rinunciare ad essere noi stessi.

Consiglio di leggere qualche pagina del libro di don Fabio Rosini che ho citato prima, perché è davvero illuminante nel sondare i meandri del cuore umano in questo triste rimanere schiavi di ciò che possono pensare gli altri di noi (ib. pagg. 70-71).

Ne riassumo solo alcune suggestioni preziose:

  • Perché non riusciamo a dire i “no” che dovremmo? Per la paura di deludere.
  • Perché siamo possessivi? Per la paura di perdere il controllo.
  • Perché siamo sempre scontenti di noi stessi? Per la paura di non essere perfetti.
  • Perché dobbiamo piacere o sedurre? Per la paura di non avere importanza.
  • Perché cerchiamo continue compensazioni? Per la paura di soffrire.

La paura degli uomini da cui Gesù ci vuole liberare è la schiavitù del loro consenso.

Come si vince questa paura?

Grazie al cielo il Signore ci suggerisce subito l’antidoto a questa malattia interiore:

«Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!»

La cura per la paura di perdere consenso di fronte agli altri è la consapevolezza di essere amati da Dio in modo unico e speciale.

Avessimo anche tutto il mondo contro, il Padre non smetterà mai di amarci, e questa è l’unica cosa che conta, come dice l’apostolo Paolo:

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?

né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio (cfr Rm 8,31-39).

La vera gioia è sapere che Dio ci ama, perciò ripeto quel che dicevo nella breve riflessione sulle letture di mercoledì:

Quello che pensano gli altri di te è un problema loro: tu curati di piacere a Dio.