È la fine del mondo!
Per un credente è un brutto segno pensare alla fine del mondo con angoscia, perché «allora i giusti splenderanno come il sole nel Regno di Dio».
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Per un credente è un brutto segno pensare alla fine del mondo con angoscia, perché «allora i giusti splenderanno come il sole nel Regno di Dio».
Nessuno di noi può rassicurare le proprie paure dicendosi «io valgo». Solo Cristo, che ha dato la Sua vita per noi, può dirci che valiamo per davvero.
Ci sono varie differenze nei racconti evangelici riguardanti lo stesso fatto: anche queste hanno qualcosa di importante da insegnarci.
Siamo sinceri: anche noi, come gli apostoli, non abbiamo ancora fede. Invece di affidare a Dio la nostra paura, Lo accusiamo di lasciarci soli.
Il discepolo di Cristo non si vergogna e non ha paura di annunciare il Vangelo perché non si basa sulle proprie forze, ma sulla grazia del Signore.
Dio non lascia soli e non abbandona mai i Suoi figli, per questo continua a ripeterci «non aver paura… io sono con te».
La persecuzione violenta scoppiata contro la Chiesa ha disperso i discepoli; però lo Spirito ha fatto sì che divenissero nuovi semi del Vangelo.
La Chiesa primitiva descritta dagli Atti non è una cartolina dei bei ricordi, ma l’archetipo di ogni comunità che si voglia dire cristiana.
Sull’esempio dei profeti e di Gesù, quando ci troviamo nell’angoscia e nell’ingiustizia, siamo invitati a invocare il Signore e abbandonarci a Lui.
Per il cristiano non preoccuparsi di come difendersi dal male, non è solo una scelta di non violenza, ma anche un atteggiamento di abbandono fiducioso in Dio.