A Corinto, lavoro e predicazione
A Corinto Paolo prima si mantiene col suo lavoro, poi si dedica totalmente alla predicazione. Anche nella Chiesa di oggi qualcuno “vive” del proprio apostolato.
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A Corinto Paolo prima si mantiene col suo lavoro, poi si dedica totalmente alla predicazione. Anche nella Chiesa di oggi qualcuno “vive” del proprio apostolato.
Continuo a sognare una Chiesa che abbia la stessa libertà di spirito e audacia dei primi apostoli nell’affidare ministeri e compiti anche ai laici.
Il fatto che Caterina fosse illetterata non è un invito a non studiare, ma a cercare con tutto il cuore di farsi istruire da Dio, che si rivela ai piccoli.
Si chiamano “Atti degli apostoli”, ma il protagonista è lo Spirito Santo, che può contare su una Comunità capace di ascolto e obbedienza.
A sessant’anni dal Vaticano II, fa ancora fatica a germogliare una Chiesa dove i laici siano intraprendenti, liberi di annunciare e far crescere il Regno.
Non è giusto, oggi come al tempo degli apostoli, che i sacerdoti lascino da parte il ministero della Parola e dei Sacramenti per correre dietro ad altro.
Gesù ci invita a cogliere ogni occasione per una catechesi, un annuncio schietto di cosa voglia dire vivere da cristiani nel mondo, e ci insegna come farlo.
Vogliamo essere liberi, indipendenti, ma non ci rendiamo conto che l’unico modo per esserlo è dipendere da Cristo e rimanere attaccati a Lui