Più bianco non si può! 2ª Domenica di Quaresima (B)
Il biancore incredibile delle vesti di Gesù trasfigurato richiama la nostra veste battesimale, resa candida perché lavata nel sangue dell’Agnello.
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Il biancore incredibile delle vesti di Gesù trasfigurato richiama la nostra veste battesimale, resa candida perché lavata nel sangue dell’Agnello.
Chi dice di essere cristiano ma fa tutto il contrario di quel che Cristo ha fatto e insegnato dovrebbe chiedersi se non è il caso di cambiare nome, e religione.
Cristo è venuto nel mondo come principio e iniziatore della pace, ma perché questa si instauri, noi dobbiamo andargli dietro e diventarne instancabili artigiani
Può sembrare fuori luogo parlare di questo nostro tempo come «momento favorevole», eppure è così. È tempo di svegliarci dal sonno e preparare le nostre lampade.
Giovanni il Battista è precursore della vita di Cristo in tutto, dalla nascita alla morte (dalle Omelie di san Beda, il Venerabile, sacerdote).
Le anime che hanno in sé lo Spirito e che sono illuminate dallo Spirito diventano anch’esse sante (dal trattato “Su lo Spirito Santo” di san Basilio Magno).
Il buio che c’è nella nostra vita spesso dipende da noi, perché ci chiudiamo alla luce e volgiamo lo sguardo solo sul male. Lasciamoci illuminare da Cristo!
La Parola di Gesù ci scuota non solo per quando siamo insipidi e inutili, ma anche per quando di “sale” ne mettiamo troppo e rendiamo invivibile la fede.
L’Epifania è una luce che illumina il mistero dell’Incarnazione: rivela chi è Dio per noi e chi siamo noi per Lui. E ci invita a rivestirci della stessa luce.
Non si può attendere qualcosa in cui non si crede più. Se vogliamo davvero la pace, dobbiamo riconvertire «le lance in falci» e «indossare le armi della luce».