Il poco e il molto. 33ª Domenica del Tempo Ordinario (A)
Quel che ci è stato dato è molto. Quel che riusciamo a fare noi può sembrare poco. In ogni caso è nulla rispetto all’immenso patrimonio che Dio ci ha preparato.
Contenuti che riguardano l’argomento “regno dei cieli”
Quel che ci è stato dato è molto. Quel che riusciamo a fare noi può sembrare poco. In ogni caso è nulla rispetto all’immenso patrimonio che Dio ci ha preparato.
Il tempo che siamo disposti a “sprecare” nell’attendere è proporzionale al valore che diamo alla persona che desideriamo incontrare. Chi stiamo aspettando?
È vero: «l’abito non fa il monaco», ma se cambiar d’abito vuol dire «rivestirsi di Cristo» allora cambiare abito è essenziale, e anche cambiare abitudini.
La Scrittura non racconta solo i nostri rifiuti, ma anche la tenace speranza di Dio che non si dà mai per vinto nel cercare figli a cui affidare la Sua vigna.
La distanza tra il modo di fare di Dio e il nostro è immensa… Se vogliamo entrare a far parte del Suo progetto, occorre che ci diamo da fare per colmarla.
Se c’è una persona che ha reso vere le parole «come in cielo, così in terra» quella è proprio Maria, perché lei ha letteralmente “tirato giù” il cielo in terra!
Non conta tanto sapere come sia fatto il regno dei cieli, ma saper discernere tra cosa abbandonare e cosa scegliere per conquistarlo.
Gesù ha dedicato tutta la sua predicazione a descrivere il regno dei cieli, per far nascere nel cuore dell’uomo il desiderio di questo regno. A noi interessa?
Torniamo bambini, e non abbiamo paura di assillare il Signore coi nostri «perché?». Sarà il segno che la Sua Parola ci interessa veramente e vogliamo capirla.
Se vogliamo davvero che Cristo sia il nostro Re, che metterLo sul trono non sia una burla, dobbiamo camminare sulla via dell’umiltà, fino al trono della Croce