Le parole e i gesti del Signore
Noi non sappiamo fare miracoli, ma siamo chiamati a ripetere le parole e i gesti di Gesù, per risollevare i nostri fratelli prostrati nel dolore.
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Noi non sappiamo fare miracoli, ma siamo chiamati a ripetere le parole e i gesti di Gesù, per risollevare i nostri fratelli prostrati nel dolore.
Scappare lontano dal Signore ci colloca lontano dai fratelli e viceversa. Abbiamo molto da imparare dalla parabola di Giona e da quella del Buon Samaritano.
Cerchiamo Dio nei segni miracolosi e terribili, ma Lui ci si rivela in un silenzio sottile, tendendoci la mano e invitandoci a non avere paura e fidarci di Lui.
Sogni d’oro sono quelli in cui – come Giacobbe e tanti altri personaggi biblici – incontriamo (e desideriamo incontrare) Dio perché ci mostri la Sua volontà.
Spesso diciamo che la volontà di Dio è incomprensibile. Ma siamo proprio sicuri che quella che chiamiamo Sua volontà non siano nostre idee distorte su di Lui?
L’Avvento ci indica il timore di Dio come l’atteggiamento, la strada per costruire una pace vera e duratura, che consentirà l’instaurarsi del Regno dei cieli.
Nonostante le nostre infedeltà, il Signore ci invita a non aver paura di metterci a Sua disposizione, dicendo ogni giorno il nostro «Eccomi!»
Dio non vuole che lo rispettiamo per timore di Lui, ma perché abbiamo sperimentato tutte le sfumature del Suo Amore immenso, che agita le viscere del Suo cuore.
Dio ci invita a non avere paura, a passare dalla paura degli uomini e della morte alla paura di perdere Lui. Ci insegna – cioè – il santo Timor di Dio.