Pieno di fede e di Spirito Santo
Omelia per lunedì 15 aprile 2024
Chi è pieno di sé non può accogliere lo Spirito Santo e gli altri doni di grazia che il Signore ci vuole fare. Svuotiamoci, come Stefano, per accoglierli.
Omelie, pensieri e riflessioni sulla Parola di Dio della Liturgia dei giorni feriali. Commento alla Parola di Dio di ogni giorno.
Omelia per lunedì 15 aprile 2024
Chi è pieno di sé non può accogliere lo Spirito Santo e gli altri doni di grazia che il Signore ci vuole fare. Svuotiamoci, come Stefano, per accoglierli.
Omelia per sabato 13 aprile 2023
Non è giusto, oggi come al tempo degli apostoli, che i sacerdoti lascino da parte il ministero della Parola e dei Sacramenti per correre dietro ad altro.
Omelia per venerdì 12 aprile 2024
Il cristiano non è il “Fantozzi” di turno, “lieto” di subire ingiustamente oltraggi, ma cosciente della beatitudine di assomigliare al Maestro.
Omelia per giovedì 11 aprile 2024
Chi viene dall’alto, dal cielo, chi è rinato nello Spirito, non parla più secondo la terra, ma è «al di sopra di tutti», come e con Gesù Risorto.
Omelia per mercoledì 10 aprile 2024
Siamo noi a mettere in carcere e in catene la Parola di Dio, quando non ci lasciamo scavare dentro per operare un vero esodo di conversione.
Omelia per martedì 9 aprile 2024
Vivere da battezzati, da rinati nello Spirito, non è una questione teorica ma pratica, di totale abbandono alla forza impetuosa dello Spirito del Risorto.
Omelia per sabato 6 aprile 2024
È Gesù che ha ordinato di annunciare il Vangelo, e quindi non possiamo tacere. Ma – se dovessimo tacere noi – «grideranno le pietre»!
Omelia per giovedì 4 aprile 2024
La Chiesa può diventare segno e sacramento di salvezza per l’umanità solo se ripone la sua fiducia nel nome di Gesù e non pone al centro se stessa.
Omelia per mercoledì 3 aprile 2024
Argento e oro ai tempi di Pietro erano sinonimo di ricchezza e potere. Di cosa deve disfarsi la Chiesa di oggi (oltre al denaro) per essere credibile?
Omelia per martedì 2 aprile 2024
Per accogliere la vita nuova del Risorto occorre farsi battezzare nel Suo nome, ovvero: lasciarsi immergere e seppellire nella Sua morte.