Dieci Parole. 3ª Domenica di Quaresima (B)
Dieci Parole, non dieci obblighi e restrizioni: Dio non è uno che pretende prima di aiutarci, ma Colui che ci ha già amati e ci Ama, prima ancora di parlarci.
Contenuti che riguardano l’argomento “fiducia in Dio”
Dieci Parole, non dieci obblighi e restrizioni: Dio non è uno che pretende prima di aiutarci, ma Colui che ci ha già amati e ci Ama, prima ancora di parlarci.
Quaranta giorni: cifra simbolica per indicare il tempo necessario della prova. Lasciamoci spingere anche noi dallo Spirito con Gesù nel deserto della Quaresima.
Conversione è prendere sul serio la Parola di Dio e ritenerla degna di fede. Il primo cambiamento che ci è richiesto è proprio credere che Lui è Parola di Vita.
Guardare in cielo è l’invito a fidarsi dell’immensa bontà e Provvidenza divina: seguiamo l’esempio dei Magi, e di Abramo, nostro padre nella fede.
Non occorre fare cose trascendentali per essere una famiglia cristiana, e prendere esempio dalla famiglia di Nazareth: solo ricordarsi da chi è stata formata.
La fede non è frutto di un’opinione, di una scelta tra più opzioni, ma entrare in una relazione del tutto particolare con Dio, che per primo si fida di me.
Dio ci invita a non avere paura, a passare dalla paura degli uomini e della morte alla paura di perdere Lui. Ci insegna – cioè – il santo Timor di Dio.
Il segreto della gioia cristiana è la pazienza: il non temere perfino di morire nell’attesa, sicuri che in Dio possiamo sempre confidare
Far finta che la morte non sia nulla è un’offesa a Dio. La morte è invece il momento più alto dell’esistenza, e io voglio viverlo in pienezza