Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio
Manifestandosi nel Suo Figlio, Dio ha cominciato a vivere la vita degli uomini, dando a noi uomini la capacità di vivere la vita divina.
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Manifestandosi nel Suo Figlio, Dio ha cominciato a vivere la vita degli uomini, dando a noi uomini la capacità di vivere la vita divina.
Per il cristiano soffrire è un “dovere”; o meglio: è un dovere imparare a soffrire per Amore, sull’esempio di Cristo crocifisso e risorto.
L’ora e il giorno del giudizio (decritti simbolicamente nell’Apocalisse come mietitura e vendemmia) verranno: attendiamoli con fede e nella carità.
Solo Gesù morto e Risorto, l’Agnello immolato, può aprire il misterioso libro del senso della vita e della storia. Entriamo in comunione con Lui!
Se il proverbio dice «tra moglie e marito non mettere il dito», per spiegare l’amore sponsale Paolo sembra dire: «tra moglie e marito va messo Cristo».
Paolo sembra prendere in mano il righello e fare la geometria dell’amore di Dio: ma esso è infinito e supera ogni misura umana. Sappiamoci amati!
Il progetto arcano di Dio, rimasto per secoli misterioso, è di rendersi accessibile a tutti gli uomini in Cristo Gesù, liberamente e in piena fiducia.
La fede di Giobbe (e la nostra) matura quando passa dal “sentito dire” all’incontro a tu per Tu con Dio: allora anche il dolore innocente trova luce.
Come discepoli del Risorto noi abbiamo ricevuto in dono lo Spirito, ma per avere il pensiero di Cristo dobbiamo fare la volontà del Padre come Gesù.
La fede non nasce dallo studio, ma da un’esperienza viva e personale di Dio, immergendosi nel Suo mistero e gustandolo dal di dentro.