Non è più la cena del Signore!
Celebrare la cena del Signore in chiesa e poi uscire fuori a mostrare divisione e mancanza di carità per i poveri è il più grande scandalo.
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Celebrare la cena del Signore in chiesa e poi uscire fuori a mostrare divisione e mancanza di carità per i poveri è il più grande scandalo.
Non si può costringere Dio ad abitare in un tempio fatto di pietre e cemento se lo si è cacciato fuori dal proprio cuore: è una menzogna!
L’immagine dell’auspicato ritorno del popolo al Signore è descritta come un tempo in cui non ci saranno più rimpianti, ma solo un cuore nuovo.
Nell’affermazione «Misericordia io voglio e non sacrifici» è racchiuso il senso vero e profondo della Legge. Nostro compito è comprenderlo.
La mani che grondano sangue non sono solo quelle dei terroristi e degli assassini, ma anche le nostre quando non agiscono con giustizia e carità.
Se si rinchiude Cristo in un tabernacolo, si rischia veramente di relegarlo lassù, lontano dal mondo, di rendere del tutto inutile la Sua Incarnazione.
La circoncisione del cuore e delle orecchie è la condizione necessaria per entrare in rapporto con Dio e lasciarsi istruire dal Suo Santo Spirito.
Per accogliere la vita nuova del Risorto occorre farsi battezzare nel Suo nome, ovvero: lasciarsi immergere e seppellire nella Sua morte.
Il vero digiuno è cercare la giustizia a tutti i costi, gridando la verità, senza paura di essere profeti scomodi. Non c’è pace senza giustizia e verità!
Grazie al cielo abbiamo un Dio che si lascia toccare, ma noi “cristiani moderni” siamo tentati di andare in cerca di un Dio nascosto e misterioso.