Dio cerca casa? 4ª Domenica di Avvento (B)
Smettiamola di ritagliare solo dei miseri “angolini” per Dio della nostra vita, e diciamogli anche noi – come Maria – : “vieni, Signore! Qui sei a casa Tua!»
Contenuti che riguardano l’argomento “umiltà”
Smettiamola di ritagliare solo dei miseri “angolini” per Dio della nostra vita, e diciamogli anche noi – come Maria – : “vieni, Signore! Qui sei a casa Tua!»
Il Battista sa e accetta di non essere altro se non «voce di uno che grida»: si annienta davanti alla Parola di cui è profeta, e questo lo rende ciò che è.
Saper tacere (e saper parlare quando occorre) è segno di sapienza. Che il Signore ci insegni a mettere i “filtri” giusti: sulle orecchie e sulla bocca!
Dio ci chiede di cambiare, di metterci in gioco, di sporcarci le mani, invece di stare in disparte senza far nulla a giudicare gli altri.
Anche noi, come l’apostolo Pietro, abbiamo bisogno di questo rimprovero di Gesù: «Va’ dietro a me!». Troppo spesso ci facciamo maestri e giudici degli altri.
La fede non è frutto di un’opinione, di una scelta tra più opzioni, ma entrare in una relazione del tutto particolare con Dio, che per primo si fida di me.
Quando sembra che Dio non ci ascolti o rifiuti le nostre domande, in realtà ci sta invitando a “distillare” la nostra fede e sfrondarla da ciò che non è sincero.
Non dobbiamo fare l’errore di crederci invincibili di fronte alla tentazione. Dio sa quali sono le tentazioni più pericolose per noi e ci costringe a “scappare”
L’umiltà è una qualità apprezzata… negli altri. A noi risulta difficile umiliarci, avvicinarci alla terra. Ma è quello che ha fatto Gesù, incarnandosi.
Il nostro mondo è spesso “una babele”, perché la superbia e la presunzione ci impediscono di comunicare coi fratelli, di scoprire l’unicità dei loro carismi.