I segni di chi crede. Ascensione del Signore (B)
Ci sono segni semplici e straordinari allo stesso tempo, che rendono presente il Maestro, perché è Lui a compierli attraverso le mani di chi crede
Omelie delle domeniche e feste del ciclo liturgico “B”
Ci sono segni semplici e straordinari allo stesso tempo, che rendono presente il Maestro, perché è Lui a compierli attraverso le mani di chi crede
Essere amici di Dio non è una nostra conquista, ma un dono ricevuto in anticipo, incondizionatamente. Se vogliamo restare in questa amicizia, lasciamoci amare!
Vogliamo essere liberi, indipendenti, ma non ci rendiamo conto che l’unico modo per esserlo è dipendere da Cristo e rimanere attaccati a Lui
Da chi siamo disposti a farci guidare? A chi “andiamo dietro” nella nostra vita? È Cristo il pastore e custode delle nostre anime?
Il cristiano è l’uomo della speranza che fa spazio a Dio, sapendo che Lui rende credibile l’incredibile. Non lasciamo che la paura blocchi la gioia del Vangelo!
Tommaso è il nostro gemello, la “fotocopia” della nostra fede zoppicante, del nostro bisogno di fare sempre esperienza del Risorto, di toccare il Suo Amore
Il vasetto di alabastro rotto per cospargere di nardo Gesù, il velo del Tempio squarciato… non è uno spreco: è solo la “logica” dell’Amore infinito di Dio
Sbirciando nel cuore di Gesù possiamo contemplare la compassione di Dio per noi. Lasciamo che Lui scriva la Sua legge nel nostro cuore per imparare a consolare.
Se siamo come Giuda la notte resterà notte, ma se facciamo come Nicodemo, andando da Gesù, veniamo verso la luce: la nostra notte risplenderà della luce di Dio.
Dieci Parole, non dieci obblighi e restrizioni: Dio non è uno che pretende prima di aiutarci, ma Colui che ci ha già amati e ci Ama, prima ancora di parlarci.