Io vi annuncio colui che adorate senza conoscerlo
Paolo annuncia Cristo Risorto ai filosofi di Atene partendo dal loro contesto culturale e religioso: questo è saper entrare in dialogo con l’uomo contemporaneo.
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Paolo annuncia Cristo Risorto ai filosofi di Atene partendo dal loro contesto culturale e religioso: questo è saper entrare in dialogo con l’uomo contemporaneo.
Credere nel Signore Gesù è la condizione essenziale per accedere alla salvezza… ma sembra che la Chiesa di oggi se ne sia dimenticata.
Il Signore non forza il nostro cuore: occorre essere persone aperte (cioè attente, accoglienti, disponibili) per poter essere “apribili”. Siamo così!
Continuo a sognare una Chiesa che abbia la stessa libertà di spirito e audacia dei primi apostoli nell’affidare ministeri e compiti anche ai laici.
Scuotere via la polvere dai piedi non è solo un gesto profetico, ma l’invito a non farsi appesantire dai rifiuti, confidando sempre nella grazia di Dio.
A sessant’anni dal Vaticano II, fa ancora fatica a germogliare una Chiesa dove i laici siano intraprendenti, liberi di annunciare e far crescere il Regno.
La persecuzione violenta scoppiata contro la Chiesa ha disperso i discepoli; però lo Spirito ha fatto sì che divenissero nuovi semi del Vangelo.
Il cristiano non è il “Fantozzi” di turno, “lieto” di subire ingiustamente oltraggi, ma cosciente della beatitudine di assomigliare al Maestro.
Siamo noi a mettere in carcere e in catene la Parola di Dio, quando non ci lasciamo scavare dentro per operare un vero esodo di conversione.
È Gesù che ha ordinato di annunciare il Vangelo, e quindi non possiamo tacere. Ma – se dovessimo tacere noi – «grideranno le pietre»!