Perché abbiamo un corpo? Festa di santo Stefano
Il sacrificio di Stefano, che dona il suo corpo e tutto se stesso per testimoniare Cristo, ci illustra il senso e il significato profondo dell’Incarnazione.
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Il sacrificio di Stefano, che dona il suo corpo e tutto se stesso per testimoniare Cristo, ci illustra il senso e il significato profondo dell’Incarnazione.
Il vangelo non è un libro come gli altri, un’enciclopedia che invecchia: è Cristo, Verbo di Dio fatto carne! Per questo non può cambiare né essere “aggiornato”
Se staremo ultimi e con gli ultimi, se inviteremo alla nostra tavola «poveri, storpi, zoppi, ciechi», saremo nel posto giusto, pronti per essere serviti da Dio.
Raccontando l’ospitalità di Betania, Luca completa la parabola del buon Samaritano, e ci aiuta a capire cosa significhi «prendersi cura» del nostro prossimo.
Non è affatto scontato che le situazioni di bisogno che abbiamo vicino a noi muovano immediatamente la nostra carità, anzi: spesso «vediamo e passiamo oltre».
Fare il profeta significa accettare di identificarsi con la sorte della Parola di Dio: essere rifiutati, imprigionati, eliminati… Chi di noi ne è capace?
«Non hai dato niente, finché non hai dato tutto»: è questa la regola dell’Amore che ci ha insegnato Gesù, dando la Sua vita per noi
Gesù ci svela di essere presente nei piccoli della terra: se Lo vogliamo incontrare, non possiamo far altro che accoglierli e prenderli in braccio come Lui
Davanti al Crocifisso posso solo riempirmi di stupore e lacrime, e dire: «Tu hai fatto tutto questo per me!»
Vogliamo continuare a vivere da capre, selvatici e indipendenti, oppure diventare pecore docili e miti, che si lasciano guidare dal Signore incontro ai poveri?