Indifferenza = Inferno. 26ª Domenica del Tempo Ordinario (C)
L’indifferenza (che è l’opposto della compassione) è il vero male del mondo: scava un abisso tra le persone e le condanna all’Inferno già su questa terra.
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L’indifferenza (che è l’opposto della compassione) è il vero male del mondo: scava un abisso tra le persone e le condanna all’Inferno già su questa terra.
Dio non vuole che lo rispettiamo per timore di Lui, ma perché abbiamo sperimentato tutte le sfumature del Suo Amore immenso, che agita le viscere del Suo cuore.
Il riposo che ci propone Gesù non è ozio né indifferenza per gli altri, ma una comunione col Padre che ci fa percepire la Sua stessa compassione per l’uomo.
Davanti al Crocifisso posso solo riempirmi di stupore e lacrime, e dire: «Tu hai fatto tutto questo per me!»
Sbirciando nel cuore di Gesù possiamo contemplare la compassione di Dio per noi. Lasciamo che Lui scriva la Sua legge nel nostro cuore per imparare a consolare.
Se vogliamo guarire dobbiamo ammettere di essere malati, chiedere aiuto e inginocchiarci davanti al Signore. E accettare di vivere il tempo della convalescenza.
In Gesù il Regno di Dio si fa vicino non solo a parole ma anche nei gesti. In Lui anche la malattia diventa “luogo” della Sua presenza e della Sua misericordia.
Le lacrime di Gesù aprono uno squarcio sul cuore di Dio. Egli piange e soffre vedendo l’uomo che, nella sua libertà, lo rifiuta